Dopo mesi di trattative, finalmente il calciomercato è giunto al termine venerdì 31 Agosto con tanti colpi onerosi e clamorosi: una sessione estiva all'insegna dei continui "mai di pancia", degli acquisti extra milionari e dei certificati medici (molto spesso falsi), volti a cambiare casacca da parte di più giocatori scontenti.
La Serie A riparte con il botto tra la voglia di tornare
grandi delle milanesi, la solidità del progetto Napoli e l'obiettivo della
Juventus di confermarsi in Italia, provando a conquistare il settimo scudetto
consecutivo.
Questi i voti che, secondo me, alla luce degli acquisti e
delle cessioni adoperate da ogni squadra, rispecchiano al meglio il mercato
italiano.
Atalanta 6,5: Dopo
l'ottimo campionato scorso, concluso con un quarto posto che sa di Europa,
l'obiettivo era quello di ampliare la rosa con giocatori di qualità e giovani
di ottima prospettiva. Cedute le sorprese Conti e Kessie, passati entrambi al
Milan per circa 50 milioni, il club bergamasco è intervenuto sul mercato per
portare in terra lombarda profili interessanti come Castagne, ex terzino destro
del Genk, e De Roon, ritornato in Serie A dopo la breve parentesi al Middlesbrough
in Inghilterra. Confermato il tridente difensivo composto da
Masiello-Caldara-Toloi, il vero punto di forza dell'Atalanta rimane l'attacco:
importante il rinnovo del Papu Gomez con aumento di stipendio, condito dalla
conferma di Andrea Petagna e dagli arrivi di Orsolini, in prestito biennale
dalla Juventus, di Cornelius, forte centravanti danese che tanto bene ha fatto
al Copenaghen, e di Josip Ilicic che, dopo un brutto anno trascorso a Firenze,
ha voglia di rilanciarsi dando ancora più imprevedibilità e qualità alla
manovra bergamasca. Unico appunto? Male la gestione del caso Spinazzola;
inutile trattenere un giocatore che vuole andare via.
Benevento 6,5: Un
mercato sufficiente quello condotto dal Benevento che, raggiunta la Serie A per
la prima volta nella sua storia, non vuole di certo fare la comparsa. In
difesa, ad affiancare capitan Lucioni, ci sarà il ballottaggio tra l'ex Empoli
Costa e Antei, arrivato dal Sassuolo l'ultimo giorno di mercato; mentre sulla
fasce toccherà a Letizia, arrivato dal Carpi, e all'ex Palermo Lazaar che si
accasa ai giallorossi dopo una sola stagione al Newcastle. I colpi migliori,
però, sono stati piazzati a centrocampo: fantastica l'operazione in prestito
con diritto di riscatto per Cataldi, al quale si aggiungeranno le
caratteristiche fisiche dell'ex Pescara Memushaj e la velocità di D'Alessandro
sull'esterno sinistro, letale nei contropiedi. In attacco, perso il bomber
Ceravolo, ritornato in Serie B al Parma, sono stati presi Coda dalla
Salernitana e Iemmello dal Sassuolo per tentare la salvezza. Forse si sarebbe
dovuto prendere qualcosa di meglio in porta rispetto al modestissimo Belec,
ancora inadatto a difendere i pali di una squadra di Serie A.
Bologna 6: Lo
scorso anno il problema era rappresentato dalla difesa, inguardabile sia contro
le big che con le medie-basse del campionato, ed è proprio qui che il ds Bigon
si è dato da fare, regalando al tecnico
Donadoni due difensori fisici e veloci come De Maio e Gonzalez che
possono sicuramente fare meglio dei partenti Gastaldello e Oikonomou, direzione
Brescia e Spal. A centrocampo, nonostante il forte interesse, si punta sulle
certezze Taider e Donsah; mentre Pioli, arrivato dal Milan, è una vera e
propria incognita. In attacco blindati i 3 del tridente dietro a Destro: Di
Francesco è un possibile crack e chissà se questa sarà la sua stagione; Verdi
ha colpi importanti e Krejci è sempre un'ala veloce e tecnica. A completare il
reparto offensivo è stato ingaggiato lo svincolato Palacio, pronto a subentrare
in caso di difficoltà. A mio avviso il Bologna non ha né strafato né andato al
risparmio; ha fatto il suo solito mercato efficace e funzionante per
raggiungere già a Marzo la certezza della salvezza
Cagliari 6,5: Se
avessero sostituito Murru con un terzino sinistro di ruolo che non fosse
Padoin, avrei dato anche mezzo voto in più. Dopo vari passaggi in porta,
finalmente il numero uno tra i pali sarà il giovanissimo e talentuoso Cragno,
fresco di promozione con il Benevento. I pesanti addii di Bruno Alves e Isla,
passati rispettivamente a Reading e Fenrbahce, sono stati rimpiazzati
egregiamente da Andreolli, chiamato al riscatto, e dall'esperienza di Van Der
Wiel. A centrocampo è arrivato Cigarini a fare legna insieme ad un ormai rodato
Ionita; mentre il vero colpo è stato piazzato in attacco: ceduto Marco
Borriello alla Spal, la piazza richiedeva a gran voce l'acquisto di un nuovo
attaccante da affiancare a Sau e così è stato: sbarcato in Sardegna per circa
12 milioni di euro, diventando l'acquisto più oneroso della storia del
Cagliari, Pavoletti diventerà il principale finalizzatore della manovra
rossoblu. Anche per quest'anno i ragazzi di Rastelli dovrebbero ottenere una
facile salvezza.
Chievo 5,5: Non
hanno operato tanto e lo scheletro della squadra, bene o male, poggia ancora
sulle basi dello scorso anno. Tanti giovani presi, tra i più interessanti cito
Gaudino, in prestito dal Bayern, e Stepinski dal Nantes. Non molto soddisfatto
dell'acquisto di Tomovic, parecchio ingombrante in queste prime due uscite con
la Fiorentina, ma per il Chievo può essere un buon rincalzo ai vari Cesar,
Dainelli e Gamberini. A centrocampo ad illuminare il gioco ci saranno ancora
Birsa e Castro, considerati incedibili; mentre in attacco a far coppia con
Inglese, comprato dal Napoli ma lasciato in prestito ai clivensi, giocherà l'ex
Empoli Pucciarelli.
Crotone 5,5: Ancora
una volta, come l'anno scorso, non si è riusciti a creare una squadra degna e
capace di infastidire le big e raccogliere punti importanti. Un calciomercato
che, a dispetto di quanto fatto dalle neopromosse, sottolinea la poca qualità
presente in rosa: Ajeti e Pavlovic non possono di certo essere considerati due
top player in difesa dopo le brutte prestazioni al Torino e alla Sampdoria; il
centrocampo conquista più robustezza e linee di gioco grazie agli arrivi dello
svincolato Izco, dello juventino Mandragora e di Kragl. In attacco, invece, ci
sono da registrare i movimenti più importanti con i ritorni di Budimir dalla
Sampdoria e di Trotta dal Sassuolo. Tutto da scoprire il giovane Tumminello.
Nonostante ciò, la vedo una delle squadre favorite a retrocedere.
Fiorentina 7,5: Sarò
controproducente ma forse meritavano anche mezzo voto in più. Dopo un inizio di
calciomercato tutt'altro che esaltante, soprattutto a causa delle minacce di
vendita della società da parte dei Della Valle e delle continue contestazioni
dei tifosi, il ds Corvino è riuscito a fare l'impensabile: guadagnati quasi 100
milioni dalle cessioni di big come Borja Valero, Vecino, Bernardeschi, Ilicic e
Kalinic, è intervenuto sul mercato in maniera minuziosa, dando spazio ad una
rivoluzione fantastica. Oltre ad alleggerire il monte ingaggi, la vera impresa
è stata quella di non andare ad indebolire la rosa ma, addirittura, di
migliorarla con giovani talenti pronti ad esplodere. In difesa sono arrivati 3
giocatori interessantissimi come il terzino destro Bruno Gaspar e i difensori
centrali Milenkovic e Vitor Hugo che lotteranno per una maglia da titolare al
fianco di Astori, nuovo capitano. In porta, con l'addio di Tatarusanu al
Nantes, è stata data fiducia a Sportiello; mentre il centrocampo, dopo aver
perso due pedine fondamentali come Vecino e Borja Valero, appare rinfoltito con
gli acquisti di Veretout e di Benassi, al fianco di Badelj. In avanti, invece,
sono cambiati tutti gli uomini esclusi i soli Babacar e Chiesa, pronto a
diventare la stella della squadra. Ottime le operazioni del cholito Simeone
come dopo Kalinic e di Eysseric dal Nizza nello sviluppo della manovra. Da non
sottovalutare le qualità di Gil Dias e Zekhnini, vere sorprese della prossima
Fiorentina. Da applausi il colpo Thereau nell'ultimo giorno di mercato. I
risultati arriveranno col tempo, fiducia a Pioli e pedalare perché, sebbene sia
una stagione di transito, la Viola si può togliere importanti soddisfazioni.
Genoa 5,5: Tanti
stravolgimenti di rosa come sempre, ma giudicare il Genoa ad oggi è veramente
difficile conoscendo il presidente Preziosi che ogni inverno smantella la rosa.
Tra le cessioni più importanti c'è quella di Simeone, sostituito degnamente da
Galabinov e Lapadula che, a mio avviso, è arrivato nell'ambiente migliore per
le sue caratteristiche. In difesa perso Burdisso, sono corsi ai ripari
comprando Zukanovic dalla Roma e Rossettini dal Torino, due buoni centrali che
però dovranno scontrarsi con le troppe lacune del pacchetto arretrato. Unico
arrivo degno di nota in mezzo al campo è quello di Bertolacci che conosce la
piazza e può dare una mano alla causa del grifone. Centurion e Ricci sono alla
prova del nove, soprattutto il primo, o esplodono o finiranno nel
dimenticatoio.
Inter 6,5: I veri
top player come Di Maria, Pepe e Nainggolan (i nomi di cui si parlava a
Maggio-Giugno) sono svaniti nel nulla, sotto i colpi del fair play finanziario.
Nonostante le grandi promesse fatte da Suning e company, il poco budget è stato
destinato a sistemare una rosa piena di esuberi: ceduti Andreolli, Carrizo,
Palacio, Sainsbury, Banega, Kondogbia, Biabiany, Medel, Murillo, Ansaldi e
Jovetic, il ds Sabatini ha portato a Milano due terzini di ottima caratura come
Dalbert del Nizza e Joao Cancelo del Valencia; Skriniar a fare reparto con
Miranda; Vecino e Borja Valero a dare nuova linfa al centrocampo nerazzurro.
Eder, dopo l'addio di Gabigol al Benfica, rimane a fare il vice Icardi; mentre
Joao Mario cerca la stagione del riscatto. Karamoh come panchinaro di Candreva
può essere un gran bel colpo, sperando che non si bruci. Tra le note negative
di questa sessione c'è sicuramente la società, poco chiara nei confronti degli
stessi tifosi, e una rosa molto corta: pochi giocatori in ogni reparto,
soprattutto in difesa dove oltre al duo difensivo titolare, è rimasto solo
Ranocchia.
Juventus 7: Non è
certamente stato uno dei più bei mercati della Vecchia Signora. Dopo Cardiff, il
messaggio fatto recapitare dalle parti di Torino con la conferma di Allegri era
di una squadra che, con gli stessi uomini più qualche pedina di qualità
all'altezza dei titolari, avrebbe cercato di arrivare di nuovo in finale di
Champions cercando di vincerla. Purtroppo i piani dei bianconeri sono stati
scombussolati prima dalla rescissione contrattuale con Dani Alves e poi dal
clamoroso divorzio con Leonardo Bonucci che, dopo 7 anni, saluta i bianconeri
per accasarsi all'acerrima rivale del Milan. Tale colpo ha sicuramente fatto
riflettere sia tifosi che staff con Allegri l'indiziato principale a voler
l'addio dell'ex numero 19 a causa di parecchie divergenze avvenute la scorsa
stagione. A ciò si aggiunge anche il caso Schick: quando sembrava ormai essere
un giocatore della Juve, il ceco non ha superato le visite mediche e dopo due
mesi è passato alla Roma. Marotta e Paratici, dopo un sonno durato tutto
Giugno, hanno iniziato a portare a casa i primi colpi di quest'estate: chiuse
in due settimane le operazioni Douglas Costa e Bernardeschi sulle fasce e De
Sciglio come sostituto di Dani Alves sulla corsia di destra. L'addio di Bonucci
ha costretto la società ad intervenire anche dietro in difesa andando a
prendere negli ultimi giorni di mercato Howedes, ex capitano dello Schalke e
Campione del Mondo con la Germania nel 2014. Per concludere, infine, sono
arrivati in mezzo al campo i profili che si cercavano da più di un anno:
Bentancur può esplodere, mentre la vera certezza è Matuidi, sbarcato a Torino
per 20 milioni
Lazio 5,5: Dopo
la stagione di riscatto dello scorso anno, mi aspettavo qualcosa di più dal
calciomercato biancoceleste. Pur vero che il mago Lotito è riuscito a piazzare
giocatori in scadenza come Biglia e Keita a prezzi esorbitanti (20 milioni per
il primo e 35 per il secondo), però da tutti questi soldi incassati ci si
aspettava qualche colpo di maggiore talento. Lucas Leiva è un buon mediano, ma
alla lunga non può rimpiazzare Biglia, mentre Nani è di sicuro un giocatore
esperto ma mai talentuoso come il senegalese. A chiudere il cerchio c'è il
pessimo acquisto di Caicedo dall'Espanyol, un giocatore dal rendimento minimo
super pagato. C'è da consolarsi con la cessione di Hoedt al Southampton per
circa 18 milioni, mica noccioline. Ah, un'ultima curiosità: per chi non lo
sapesse Nani prenderà la 7, sperando non faccia fare troppe risate ai suoi
compagni in campo.
Milan 8,5: Dopo
anni passati all'ombra della Juventus, ritorna ad essere la regina del mercato.
La nuova società ha lasciato la sua impronta, dando una chiara prova di forza
spendendo più di 200 milioni sul mercato. Il calciomercato, apertosi con il
rinnovo di una futura bandiera come Donnarumma, ha trovato in Fassone e
Mirabelli due direttori capaci di portare a Milano, sponda rossonera, le sorprese
dello scorso campionato Conti e Kessie, l'esperienza e le qualità in difesa di
Musacchio e del terzino sinistro Rodriguez. Ma l'acquisto più clamoroso e
importante di questa sessione porta il nome di Leonardo Bonucci, arrivato per
l'irrisoria cifra di 40 milioni dalla Juventus e pronto a caricarsi la squadra
sulle spalle da vero leader, con una fascia da capitano in più. Suso e
Bonaventura, i maggiori artefici dell'ingresso in Europa League, saranno ancora
i protagonisti, affiancati dal colpo Biglia in mezzo al campo, arrivato alla
Lazio per 20 milioni, Calhanoglu, trequartista famoso in tutta Europa per le
sue punizioni magistrali, e Borini, uomo tuttofare in attacco. Salutati Bacca e
Niang, finiti rispettivamente al Villareal e al Torino, sono stati perfezionati
in avanti i passaggi di Andrè Silva dal Porto per 40 milioni di euro (la vera
scommessa del prossimo anno), e di Nikola Kalinc, già conoscente del nostro
calcio con un passato alla Fiorentina. Di fronte ad un'organizzazione così che
ha consegnato gran parte della rosa a Montella già a Luglio, c'è solo da fare i
complimenti al nuovo Diavolo che sta nascendo
Napoli 6: Un
mercato quasi nullo quello imbastito da Aurelio De Laurentiis che si è limitato
a portare a casa un terzino sinistro di ricambio a Ghoulam come Mario Ruì e un
promettente esterno come Ounas, abile a saltare l'uomo e pronto a sostituire
uno tra Callejon e Insigne nel momento del bisogno. Su richiesta di Sarri, la
squadra non è stata stravolta: riusciti a mantenere tutti i big e a respingere
i vari attacchi per Koulibaly, Insigne e Mertens, punteranno a vincere lo
scudetto con una rosa giovane ma competitiva. Perfette le cessioni di Zapata,
Pavoletti e Strinic, ormai fuori dal progetto, per alleggerire il monte ingaggi
e concedere più minuti possibili al duo Mertens-Milik. Nonostante le voci negli
ultimi giorni di mercato, è stato trattenuto anche il portiere Reina che ha
giurato amore ai tifosi; una scelta non proprio azzeccata secondo me visti
anche alcuni interventi indecenti per un numero uno della sua esperienza.
Roma 6,5: Come
per la Fiorentina, anche qui si parla di un'estate rivoluzionaria. Con gli
arrivi di Eusebio Di Francesco in panchina e di Monchi come direttore sportivo,
si è dato spazio ad una prima parte di mercato dedicata esclusivamente alle
cessioni: Salah via al Liverpool per 50 milioni, Paredes abbraccia Mancini allo
Zenit mentre Rudiger sarà il nuovo perno della difesa rocciosa del Chelsea.
Circa 100 milioni incassati per sancire il fair play finanziario e regalare a
questa Roma un nuovo volto. Tanti gli arrivi con Monchi che ha privilegiato
l'esperienza di Moreno in difesa e Gonalons in mezzo al campo e l'esplosività
di alcuni giovani interessanti come Karsdorp, ex terzino destro del Feyenoord,
Pellegrini, rientrato alla base per 10 milioni dopo il prestito al Sassuolo, e
Cengiz Under, che in patria è soprannominato il nuovo Dybala turco. Sistemata
la retroguardia, in attacco non è arrivato un vero e proprio sostituto con le
caratteristiche di Salah, ma gli acquisti di Defrel come vice Dzeko e,
soprattutto, di Schick dalla Sampdoria, fanno ipotizzare ad un possibile cambio
di modulo con Perotti ad illuminare dietro le punte o con due trequartisti a
supportare Dzeko.
Sampdoria 7: Davvero
un gran bel calciomercato per la Sampdoria di Ferrero che, a mio avviso, può
benissimo arrivare sopra al Genoa alla fine del campionato. Ceduti giocatori
chiave a peso d'oro come Muriel e Schick su tutti, sono arrivati molti talenti
sconosciuti o quasi: in difesa il nuovo terzino sinistro sarà Murru, ex
Cagliari, mentre dalla trequarti in su, Giampaolo avrà l'imbarazzo della scelta
tra Gaston Ramirez, al ritorno in Italia dopo anni sfortunati, Caprari, preso
dall'Inter nell'operazione Skriniar, e Zapata come punta fisica e di riferimento
in attacco. Non male anche l'acquisto di Strinic che spinge costantemente sulla
sua fascia, regalando prestazioni sufficienti; mentre la vera sorpresa può
essere Kownachi, il nuovo Lewandowski.
Sassuolo 4: La
peggiore della Serie A insieme ad un'altra squadra che dirò successivamente.
Non credo che il nuovo allenatore Bucchi sia all'altezza per rimpiazzare un
maestro come Di Francesco e la rosa si è indebolita a vista d'occhio. Persi
giocatori importanti come Defrel e Pellegrini, i sostituti arrivati non sono
all'altezza dei primi due: Cassata è un giovane in rampa di lancio, ha qualità
ma si fa ammonire troppo spesso, mentre Falcinelli rientra dall'ottima
esperienza al Crotone, ma in questo ambiente ha sempre fatto male. Troppe
cessioni, dopo Iemmello e Antei al Benevento, ha salutato anche Ricci, mandato
in prestito al Genoa, lasciando la squadra senza ottimi ricambi. Male anche la
gestione di Matri, trattenuto controvoglia, nonostante le lusinghe del Parma. Uniche
consolazioni i rinnovi di Berardi e Politano e la conferma di Duncan in mezzo
al campo. I tempi in cui il Sassuolo entrava in Europa League sembrano lontani
anni luci e per questa stagione la vedo davvero nera.
Spal 7: Un
modello da seguire per tutte le neopromosse; se si va in Serie A non bisogna di
certo sfigurare ma cercare in tutti i modi di mantenere la divisione. Da
capolavoro la riconferma del prestito di Meret dall'Udinese, come anche
l'arrivo in difesa di Oikonomou che può crescere al fianco di un esperto Felipe
e di un giovane di grande corsa come Mattiello. In mezzo al campo hanno
acquistato tre giovani pronti al definitivo salto di qualità, identikit che
risponde ai nomi di Viviani, Vitale e Grassi. Per salvarsi, però bisogna
segnare e la Spal per quest'anno si affiderà a dei bomber di razza come
Borriello e Paloschi, arrivati uno dal Cagliari e l'altro dall'Atalanta. A fare
da chioccia ci sarà Antenucci e il giovane Bonazzoli alla caccia di una maglia
da titolare.
Torino 8: Dopo il
Milan è la squadra che mi è piaciuta di più; solo due le cessioni importanti:
quella di Benassi che, a malincuore, se non piaceva al mister andava venduto e
Zappacosta passato alla corte di Antonio Conte per 26 milioni di euro l'ultimo
giorno di mercato. Stop alle cessioni, Cairo ha speso in maniera intelligente
sistemando il pacchetto arretrato, vero punto debole, privo di Rossettini e
Carlao. In porta, dopo l'addio di Hart, è stato ufficializzato un portiere
bravo e di sicura affidabilità come Sirigu che davanti a sé sarà protetto da
N'Koulou, prelevato dal Lione per l'irrisoria cifra di 3 milioni di euro,
Lyanco e Bonifazi, due scommesse per il futuro, e dall'esperienza di Moretti e
Burdisso. Sulla destra, il sostituto di Zappacosta sarà Ansaldi, alla ricerca
del riscatto, mentre in mezzo al campo a far coppia con Baselli ci sarà il
generale venezuelano Rincon nel ruolo di recupera palloni. Gli acquisti più
importanti sono stati fatti davanti: a supportare l'intoccabile Belotti, oltre
a Ljajic e Iago Falque ci saranno sia Niang, che tanto bene ha fatto con
Mihajlovic, e il promettente Berenguer strappato al Napoli
Udinese 4,5: Sono
loro i secondi peggiori dell'estate; partiti con la voglia di Europa, hanno
smantellato una squadra privandola dei suoi uomini simbolo. In porta via
Karnezis e al suo posto dentro Scuffet che, però, in queste prime uscite sembra essere la
brutta copia del giocatore che tutti abbiamo amato e apprezzato qualche anno
fa. La difesa è stata migliorata con gli ingressi di Pezzella e del giovane
centrale fisico Nuytinck, ma i veri errori sono stati fatti davanti: dopo la
fine del prestito di Zapata, ha anche salutato il rigorista Thereau in favore
di Lasagna, ex Carpi, e Bajic che, secondo me, non ha ancora dimostrato
abbastanza per meritarsi il posto da titolare. In mezzo al campo, per fortuna,
la qualità non manca con Jankto, De Paul e Fofana, indiziati principali a
reggere le sorti dei bianconeri. Riusciranno a salvarsi, più che per demeriti
altrui che per meriti loro
Verona 5: L'anno
scorso avevano una squadra illegale per forza e distacco con le altre in Serie
B e pure sono arrivati secondi alle spalle della Spal. Molto probabilmente,
vedendo questa rosa si sono posati sugli allori senza capire che questa non è
la serie cadetta. Non tanti acquisti importanti: in difesa arriva il duttile
Caceres che, però, a Gennaio saluterà per accasarsi alla Lazio; mentre Hertaux
è da rilanciare dopo il fallimento all'Udinese.
Se a centrocampo punteranno sugli stessi uomini dello scorso anno, in
attacco nel tridente offensivo con Pazzini ci sarà Cerci, sul quale si punta
molto, e Verde, arrivato per sostituire l'indeciso Cassano. Un giovane
interessante potrà essere Kean, preso in prestito dalla Juventus, che può
alternarsi con il Pazzo ed essere un potenziale crack.