Clamoroso
colpo del duo Fassone-Mirabelli che, come un fulmine a ciel sereno, sorprende
l’intero mondo del calciomercato, regalando al tecnico Vincenzo Montella un
giocatore di prima fascia, considerato tra i migliori nel suo ruolo e simbolo
della mostruosa difesa bianconera. Un’indiscrezione lanciata pochi giorni fa da
Sport Mediaset che raccontava di un forte interessamento da parte della società
rossonera e di un prima offerta di 40 milioni più De Sciglio e Romagnoli.
Una
proposta senza riscontri, anche se la trattativa teneva banco già da diverse
settimane: decisiva la volontà del giocatore di cambiare aria sia a causa della
malattia del figlio e, quindi, la necessità di non poter lasciare l’Italia, sia
a causa dei continui litigi con Allegri (tribuna nella trasferta di Oporto) e
dei screzi con i compagni all'interno dello spogliatoio di Cardiff. Di fronte a
ciò, Marotta e Paratici, in linea con la decisione dello stesso allenatore di
privarsi del numero 19, hanno incontrato l’agente del ragazzo per chiudere in
fretta e furia questa pesante trattativa.
L’ex
Juve ha firmato un contatto quadriennale a 8 milioni più due di bonus,
diventando, dunque, il giocatore più pagato della Serie A alle spalle di
Higuain e Dybala. Da una parte, il Milan, con questo splendido colpo di
mercato, si candida ad essere l’antagonista numero uno proprio della Juventus,
andando ad indebolire una diretta avversaria al titolo e assicurandosi uno dei
difensori più forti al mondo per carisma, grinta, personalità e gioco.
Dall’altra, la Vecchia Signora perde un leader e uno dei punti di riferimento
dello spogliatoio bianconero, lasciando un buco importante all'interno dell’ormai finita “BBC”.
Il
lato positivo è che, dalla sua cessione, i campioni d’Italia ricaveranno circa
40 milioni di euro cash (da definire ancora i bonus), utili per sostituirlo al
meglio con un profilo più giovane ma attento e forte in difesa. L’addio di
Bonucci lascia una ferita aperta nel cuore dei tifosi juventini che vedevano in
lui una bandiera e un possibile capitano dopo il ritiro di Buffon. Sorridono,
invece, i sostenitori rossoneri che, dopo anni passati all'ombra delle più
forti e dimenticati dalle big internazionali, vedono in questa nuova società la
voglia di lasciare subito l’impronta, portando a Milano, oltre a giovani
prospettive dalle belle speranze (vedi Andrè Silva), anche giocatori di
caratura mondiale.
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