Ritorno
amaro in Champions per l’Inter di Spalletti che, a distanza di 5 anni dall'ultima volta e da quel fatidico triplete del 2010, riabbraccia la
competizione più importante a livello europeo incrociando avversarie di
assoluto livello. Infatti, i nerazzurri, partendo dalla quarta urna, hanno
beccato il Barcellona come teste di serie e attuale campione di Spagna; il
Tottenham, vicecampione d’Inghilterra ed, ormai, un club consolidato e rodato
da anni; e il Psv Eindhoven, noto sia per il suo ottimo vivaio e per il forte
trialismo in patria con Ajax e Feyenoord.
Barcellona – I blaugrana partono come ogni anno
tra le candidate principali a vincere il trofeo: di certo però l’attuale Barça
sia per gioco che per uomini non può essere paragonato a quello spettacolare e
quasi da “playstation” di Guardiola che dominava in lungo e largo su tutti i
campi d’Europa. La stella, nemmeno a citarla, è Lionel Messi, forse il
giocatore più forte della storia del calcio, attorno al quale ruotano e vertono
tutte le trame offensive della squadra. Oltre alla “Pulce”, occhio al talento
del francese Dembelè, pronto alla stagione della consacrazione; alla creatività
dell’ex Liverpool Coutinho, reduce da un ottimo Mondiale giocato con la maglia
del Brasile; e al bomber Suarez, pronto a finalizzare ogni palla in gol. Il
grande punto debole rimane il pacchetto arretrato che dimostra ancora qualche
imperfezione nonostante l’acquisto in estate dal Siviglia di Lenglet, l’esperienza
di Piquè e il neocampione del mondo Umtiti, giunto alla piena maturità. A
centrocampo da sottolineare la perdita di Don Andrès Iniesta, cervello del
centrocampo, rimpiazzato, proprio da un obiettivo dell’Inter, Arturo Vidal.
Tottenham – Gli inglesi si presentano come
possibile sorpresa di questa edizione, anche se il loro vero obiettivo è quello
di vincere finalmente la Premier League, dopo anni passati a lievitare tra le
prime posizioni senza mai salire sul gradino più alto del podio. Nessun
movimento né in entrata né in uscita per gli Spurs che, quindi, hanno deciso di
conservare la stessa rosa della scorsa stagione con un anno in più sul groppone. Nonostante ciò, la squadra allenata da Pochettino rappresenta un
pericolo insidioso sia per Inter che per Barcellona come dimostrato un anno fa
dal loro cammino europeo fermatosi agli ottavi di finale contro la Juventus,
dopo la conquista del primo posto nel girone ai danni del Real Madrid. Gruppo
pieno di giocatori di abilità e di esperienza a partire dal loro numero uno,
Hugo Lloris, nonché capitano della Francia campione del mondo, che davanti può
contare sulla fisicità della coppia difensiva belga formata da Alderwaireld e
Vertonghen. In mediana il lavoro prezioso di Dembelè e Wanyama, permette all'attacco di sprigionare tutto il suo talento: alle spalle dell’“uragano”
Kane, considerato tra gli attaccanti più forti dell’attuale panorama mondiale,
agiscono il giovanissimo, ma già esperto Dele Alli e il numero 10 danese
Christian Eriksen che, con le sue geometrie e classe, ha attirato su di sé le
lusinghe del Real Madrid. Da non dimenticare, inoltre, le qualità in
contropiede del coreano Son, letteralmente esploso lo scorso anno, e del brasiliano
Lucas Moura, arrivato a Gennaio dal Psg ed eletto tra i migliori giocatori
della Premier League in queste prime giornate di campionato.
Inter – Come detto, per i nerazzurri si
prospetta un girone di ferro in cui però venderanno cara la pelle, cercando di
lottare per un posto agli ottavi fino in fondo. La squadra allenata da
Spalletti, dopo aver agguantato la qualificazione in Champions all'ultima giornata, si è rinforzata nel mercato estivo con giocatori già pronti a
respirare l’aria di San Siro. Di assoluto livello gli arrivi a parametro zero
di Asamoah, reduce da anni di scudetti con la Juventus, e di De Vrij, perno
centrale della difesa della Lazio nella passata stagione con il vizietto del
gol; senza dimenticare l’acquisto del terzino Vrsaljko dall'Atletico Madrid. Le
chiavi del centrocampo saranno ancora affidate a Marcelo Brozovic che, con la
sua regia, dovrà favorire la velocità e la tecnica delle ali, su tutti Perisic, vicecampione del mondo con la Croazia, e Politano, appena arrivato dal Sassuolo
e pronto al definitivo salto di qualità. Davanti il compito di segnare sarà
affidato all'argentino Mauro Icardi, ma occhio anche alle possibili sorprese
Lautaro Martinez e Keita Balde, arrivati rispettivamente dal Racing Avellaneda
e dal Monaco.
Psv Eindhoven – Gli olandesi, da anni ormai tra i top
club nel proprio paese, fanno fatica ad imporsi come in passato anche in
Europa: infatti, giungono alla fase finale della Champions soltanto dopo i
playoff, avendo battuto senza grossi problemi nell'ordine Sturm Graz, Standard
Liegi e Dinamo Kiev. Attualmente in testa al campionato a
punteggio pieno dopo quattro giornate, fanno dell’attacco un loro punto di
forza: la maggior parte delle azioni offensive vengono finalizzate dalla punta
di diamante Luuk de Jong; mentre la stella della squadra è sicuramente “el Chucky” Lozano che, nonostante sia arrivato soltanto un anno fa dal Pachuca, è
già diventato un beniamino della tifoseria olandese. Altri nomi interessanti
sono quelli di Bergwijn, pericolo costante sull’out di destra, dell’ex Milan
Van Ginkel, di gran lunga il centrocampista più talentuoso della squadra, e del
portiere Zoet, finito anche nel mirino del Barcellona.