mercoledì 12 settembre 2018

Champions League, guida al Girone A - Atletico Madrid e Borussia Dortmund favorite sul Monaco



Il primo raggruppamento di questa Champions League si prospetta essere interessante e, soprattutto, parecchio equilibrato: Atletico Madrid e Borussia Dortmund partono ai ranghi di partenza come le favorite per l'accesso alla fase ad eliminazione, ma occhio al Monaco, semifinalista due anni fa, e alla sorpresa Club Brugge, pronto a non recitare soltanto la parte della comparsa.

Atletico Madrid - I colchoneros, attuali detentori dell'Europa League e della Supercoppa Europea, trofei vinti rispettivamente contro Marsiglia e Real Madrid, si candidano ad essere tra i potenziali vincitori non annunciati dell'edizione 2018/2019. Dopo anni passati all'ombra dei cugini dei Blancos, la squadra di Simeone ha trovato la giusta quadra per rendersi pericolosa anche in terra straniera, come dimostrano le due finali perse proprio contro il Real nel 2014 e nel 2016. Fanno della fase difensiva la loro arma in più, tanto che, pur non segnando tante reti e facendo un gioco spettacolare, subiscono pochissimi gol. Imbattibilità dovuta sia alle splendide parate del loro numero uno Oblak, tra i migliori interpreti nel suo ruolo, che dalla splendida solidità difensiva messa in mostra dal giovane Gimenez ma, soprattutto, dalla leadership del capitano Godin. Sulle fasce possono contare sull'esperienza di Filipe Luis e Juanfran, e sull'esplosività di Arias, ex Psv, e del neocampione del mondo Lucas Hernandez, titolarissimo nello scacchiere della Francia di Deschamps. In mezzo al campo Saul e Koke hanno raggiunto la piena maturità; mentre sugli esterni i neoacquisti Lemar, appena arrivato proprio dal Monaco, e Gelson Martins possono rappresentare delle frecce importanti da scoccare a gara in corso per il cholo Simeone, senza dimenticare la classe di un sempreverde Vitolo. Il reparto offensivo, però, rappresenta il fiore all'occhiello di questa squadra: Kalinic e Correa partono come prime alternative al tandem d'attacco Diego Costa-Griezmann, reduci entrambi da un ottimo Mondiale. Il centravanti spagnolo, nonostante l'uscita della "Roja" agli ottavi di finale, ha salutato la competizione mettendo a segno tre gol; le "Petit Diable", invece, ha portato al successo la sua Francia e, dopo un'Europa League giocata da protagonista, è il favorito per la vittoria del Pallone d'Oro.

Borussia Dortmund - I tedeschi, dopo la finale vinta nel 1997 contro la Juventus, non riescono più ad imporsi in campo europeo, eccezion fatta per l'exploit del 2012. Squadra dai tanti gol, ma dalla pessima fase difensiva che, dopo la perdita di Hummels, fa fatica a ritrovare un leader nel reparto: infatti, partito Sokratis, direzione Arsenal, la dirigenza ha cercato di sanare il buco dietro riuscendo a prendere il centrale Diallo dal Mainz e il giovane terzino Hakimi in prestito dal Real Madrid. I colpi più importanti sono sicuramente Witsel, che ritorna in Europa dopo l'esperienza in Cina, e Delaney, mezzala danese ex Werder Brema sul quale si dice un gran bene. Sempre a centrocampo occhio al talento di Dahoud e alle geometrie di Weigl, cercato anche dal Psg in estate. In attacco, perso il bomber Batshuayi, finito al Valencia, ci si è "consolati" con l'ex Barcellona Paco Alcacer, anche se gli uomini di maggior talento saranno il baby fenomeno Pulisic e l'esperto Marco Reus, coadiuvati dalle giocate del numero 10 Mario Gotze.

Monaco - Dopo la conquista del quarto posto di due edizioni fa, la corazzata monegasca è pronta a fare la voce grossa e a strapparsi diverse soddisfazioni nonostante parta come sfavorita rispetto ad Atletico Madrid e Borussia Dortmund. La squadra allenata da Jardim fa dei giovani e del vivaio uno dei suoi punti di forza: Bernardo Silva, Mbappe e Lemar sono soltanto gli ultimi esempi di una squadra che negli ultimi anni ha sempre dato spettacolo nel rettangolo verde con il talento dei suoi migliori giocatori. La difesa è sicuramente il reparto più debole, ma nonostante ciò fa affidamento sull'esperienza dell'ex granata Glik e sulla corsa del terzino italiano Barreca. Il centrocampo, invece, si presenta come la vera miniera d'oro del club: fari puntati sul belga Tielemans, sulla fisicità dell'ex Strasburgo Aholou e sul potenziale crack Golovin, inseguito da mezza Europa in estate dopo l'ottimo Mondiale giocato con la Russia. Davanti, il bomber Falcao, insidiato dal nostro Pellegri, è appoggiato dalla velocità di Lopes e dalla fantasia dell'ex Fiorentina e Inter Stevan Jovetic.

Club Brugge - Il club belga, a dispetto degli ottimi risultati in campionato, si presenta come matricola del girone. In campo, però, gli uomini di Leko si schierano con un 3-5-2 compatto e solido: l'ottima compattezza in fase difensiva permette di dare sfogo alla tecnica degli esterni offensivi, adatti a supportare una coppia d'attaccanti amante della velocità e degli inserimenti senza palla alle spalle della difesa avversaria. La stella è il capitano Vormer, autore di 16 gol e 10 assist nella passata stagione, mentre davanti a dare spettacolo ci pensano il numero 7 Wesley, sul quale era forte l'interesse della Lazio, e Rezaei, capocannoniere della squadra.

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