Esordio da incubo per il Lecce di Fabio Liverani che inizia in salita il proprio campionato, crollando per 4-0 a San Siro sotto i colpi della nuova Inter targata Antonio Conte, vecchia conoscenza della squadra salentina.
I nerazzurri impongono il proprio ritmo sin da subito, sfruttando al massimo le qualità dei propri interpreti e il gioco sulle fasce. Il campanello d’allarme suona già al terzo minuto quando Lautaro Martinez sciupa clamorosamente di testa un ottimo cross dalla destra di Candreva. Il Lecce prova a mettere in campo le idee del proprio mister, riuscendo anche ad impensierire la retroguardia nerazzurra con la velocità e la tecnica di Falco, il migliore per distacco dei giallorossi, e la grinta di Lapadula che, nonostante la tanta generosità e i buoni movimenti, non sempre si dimostra lucido davanti alla porta. A tal proposito, è proprio l’attaccante ex Milan a sfiorare il gol del possibile vantaggio con un pallonetto, salvato sulla linea dal colpo di testa di Skriniar.
Da lì in poi è un massacro per i giallorossi che nel giro di 3 minuti subiscono un uno-due micidiale firmato dal destro a giro di Brozovic, rivitalizzato dalla cura Conte, e dal neoacquisto Sensi che, dopo aver superato in dribbling due avversari, scarica in porta la rete del raddoppio con un forte rasoterra. Allo scoccare dell’ora Lukaku approfitta della respinta non perfetta di Gabriel sul tiro da fuori area di Lautaro e insacca dentro il 3-0. Il Lecce tenta di reagire, facendosi vedere dalle parti di Handanovic, ma le proprie speranze cadono definitivamente a 13 minuti dalla fine con l’espulsione di Farias che falcia da dietro il numero 23 nerazzurro Barella. Forte della superiorità numerica, l’Inter continua ad insistere e all’84esimo Candreva pesca il jolly dalla lunga distanza facendo impazzire l’intero stadio.
Dal punto di vista del punteggio, nonostante fosse oggettivamente complicato riuscire a strappare qualche punto a San Siro con un’Inter completamente rinata e piena di entusiasmo con il cambio di allenatore, rimane comunque il rammarico e la delusione per il pesante passivo accumulato, troppo severo e immeritato per quanto fatto vedere in campo. Tuttavia, l’organizzazione di squadra e le trame offensive viste per alcuni tratti del match possono far ben sperare per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza e sono dei buoni punti di partenza per affrontare al meglio i prossimi impegni, ad iniziare già da domenica con l’esordio al Via del Mare contro un avversario molto più abbordabile sulla carta come il Verona.
Nessun commento:
Posta un commento