Niente da
fare per il Torino di Walter Mazzarri che, dopo aver perso all’Olimpico per
3-2, saluta anzitempo la competizione, senza nemmeno raggiungere i gironi,
inchinandosi agli inglesi del Wolverhampton. I ragazzi allenati da Nuno
Espirito Santo hanno dimostrato nell’arco dei 180 minuti di meritarsi la
qualificazione portandosi a casa sia la vittoria in trasferta che quella in
casa, facendo leva sull’esperienza in mezzo al campo di Joao Moutinho e,
soprattutto, sulla velocità e sulla qualità in fase offensiva di Adama Traore,
costante spina nel fianco per la difesa granata, e Raul Jimenez, autore di due
gol tra andata e ritorno. Proprio il messicano con una girata quasi impossibile
insacca dentro il gol dell’1-0, spiazzando Sirigu e complicando ancora di più i
piani del Torino. I granata, anche su invito di Mazzarri, provano a riaprire la
partita sfruttando al massimo la fisicità dei propri interpreti e affidandosi
alla tecnica delle punte Zaza e Belotti; tuttavia sale in cattedra l’alto tasso
tecnico dei Wolves, letali in contropiede e bravi a tenere il controllo della
palla eludendo il pressing avversario.
Anche nel
secondo tempo, i contrasti in mezzo al campo lasciano da parte le emozioni, ma
al 57esimo su punizione battuta da Baselli, il “gallo” Belotti taglia l’area di
rigore e di testa segna la rete del pareggio, dando ancora speranza ai tifosi
granata per il possibile passaggio del turno. L’entusiasmo per il gol segnato, però, viene strozzato dopo appena un minuto dal 2-1 del
Wolverhampton, firmato Dendoncker, il cui tiro finisce in fondo al sette dopo
aver sbattuto sul palo. Negli ultimi minuti, nonostante lo svantaggio ed
un’eliminazione ormai inevitabile, un Toro gladiatore, ferito nell’orgoglio, si
rovescia disperatamente in attacco alla ricerca di un inutile pareggio. Zaza e
Belotti falliscono l’appuntamento con il gol, ma è soprattutto sui piedi del
subentrato Meite che capita l’azione più ghiotta per i granata. Il francese,
dopo un ottimo uno due con Belotti, sbaglia clamorosamente dal limite
dell’area, concludendo di poco a lato.
Il Torino
dice addio al sogno Europa League, costretto ad alzare bandiera bianca davanti
ad un avversario rivelatosi troppo superiore come il Wolverhampton, dovendo
rinunciare anche ai vari Nkoulou, Ansaldi e al numero 10 Iago Falque. Un punto
a sfavore dei granata e su cui fare mea culpa rimane il non essersi rinforzati
abbastanza per questi preliminari con un calciomercato che, fino ad ora, ha
faticato a decollare e che non ha visto l’arrivo di nessuna pedina fondamentale
all’interno dell’11 titolare. Nonostante tutto, onore al Torino per averci creduto e lottato fino all’ultimo.